L’Osteria della Trippa
la cucina romana nel cuore di Trastevere
Lei si chiama Alessandra Ruggeri, è romana di nascita ed è cresciuta fin da piccola con la passione per il buon cibo. Si diploma Cuoca dopo un corso professionale di Tu Chef e all’età di cinquant’anni trova un grandissimo coraggio cambiando completamente la sua vita. Impiegata aziendale in una multinazionale lascia il lavoro e investe in questa grande passione aprendo un’attività tutta sua e così nasce L’Osteria della Trippa.
Appena varchi la soglia di questo ristorante vieni travolto dalla passione, il temperamento e dalla grande intraprendenza di Alessandra. Ti accoglie facendoti sentire a casa, in un ambiente dallo stile caldo e dal clima tipico delle osterie romane.
Vi sembrerà strano ma in confidenza Alessandra ha rivelato che per tutta l’infanzia non ha mai mangiato la Trippa. Eppure ha scelto proprio questo alimento per dar vita al suo locale. Uno dei tagli più poveri e magri del bovino che possiamo trovare da Nord a Sud e in moltissime ricette, fritta, romana con pecorino, con uovo, con i fagioli e infine sotto forma di polpette. Insomma il piatto più amato a Roma viene osannato in questa neo osteria nel cuore di Trastevere.
Vi racconto la mia cena da Trippa Osteria.
Partiamo dagli antipasti e dal piatto per eccellanza: la Trippa alla romana con pecorino (10 euro).
Proseguiamo gli antipasti con la Trippa fritta e gli schienali, ovvero il midollo spinale del bovino, fritti (8 euro). Quest’ultimi, dalla consistenza troppo morbida nonostante fossero fritti, li ho apprezzati meno, ma qui parliamo di un gusto prettamente personale. Continua la carrellata di piatti con le polpettine di trippa (6 euro) e la trippa in umido con i fagioli (8 euro).
Per i primi la scelta è tra pasta all’uovo fatta espressa con i Maltagliati al Ragù di cortile (9 euro) o in proposta vegetariana con Pesto di broccoli romani, nocciole di Viterbo e pecorino romano (9 euro). A seguire, tutti i classici regionali: Rigatoni con la Pajata o alla Carbonara, Spaghettoni Cacio e pepe o all’Amatriciana (8 euro).
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Ho assaggiato sia i Maltagliati al ragù di cortile con coniglio, pollo e faraona che la Carbonara. Entrambi buoni e la Carbonara era davvero ottima. L’uovo aveva la consistenza perfetta per il mio palato!
Sui secondi torniamo finalmente bambini: Coda alla vaccinara secondo tradizione (13 euro), Cotoletta di abbacchio impanata e fritta (15 euro), Coniglio in umido con pomodorini ed erbe aromatiche (13 euro), Baccalà alla trasteverina (prima fritto e poi ripassato in padella con uvetta, cipolla e pinoli), Animelle con i carciofi (12 euro). Finché la natura ci regala i carciofi Alessandra propone sia le animelle che la coratella con questa verdura. Sapete, quando mi ha nominato questi piatti temevo per la mia digestione e per il loro sapore troppo forte, e invece ho avuto una grande sorpresa. Il gusto era molto delicato, per nulla forte, pesante o indigeribile!
Tra i secondi piatti ho apprezzato tantissimo la Cotoletta di abbacchio panata e fritta, vi troverete a spolparla con le mani!
Alessandra è una forza della natura, la sua cucina dai sapori antichi e tipici della tradizione romana proprio come li preparavano le nostre nonne, vi piacerà.
Il menù viene elaborato direttamente da Lei la cui filosofia è quella di proporre tutti i piatti che le piacciono e ogni settimana sulla lavagna dell’Osteria c’è un fuori menù in rottura con la tradizione.
Via Goffredo Mameli 15
Tel. 345.6285270
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena