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La Fornarina di Tivoli e le scoperte inaspettate

 

Passeggiando per le strade di Trastevere, il pittore Raffaello Sanzio, alzando gli occhi al cielo venne folgorato dalla bellezza della giovane Fornarina. Questa è la leggenda del grande amore tra il pittore e Margherita Luti, figlia di un fornaio trasteverino. Un amore travolgente per Raffaello, al punto che non riusciva mai a separarsi dalla sua amata divenuta poi musa per molti suoi quadri. Oggi una delle opere più conosciute è proprio la Fornarina.

Questo grande amore e questa opera ha ispirato sei amici, divenuti oggi soci, nella scelta importantissima del nome del Ristorante Pizzeria che il 22 marzo di questo anno hanno inaugurato a Tivoli, La Fornarina.

    

La passione che li accumuna ha permesso di dar vita a questa nuova sfida. Hanno rilevato un vecchio forno in un edificio storico, un’antica residenza del Potestà, quindi rappresenta una delle case più antiche della città.

Il ristorante è molto grande, al suo interno ci sono 90 coperti, ed è suddiviso in varie salette arredate in stili diversi, molti i materiali di riciclo utilizzati, ferro battuto, tavoli in legno o in marmo. Le pareti colorate o ricavate da una grotta, permettono di vivere ogni volta il ristorante in modo diverso. Molto funzionale e piacevole lo spazio esterno che affaccia su una piazzetta pedonale al centro della città di Tivoli. Perfetto e molto apprezzato per le famiglie con bambini.

La Fornarina è un ristorante ma anche una pizzeria, la consulenza di quest’ultima è affidata al maestro pizzaiolo Duilio Girotto, vincitore e oggi giudice del campionato mondiale della pizza di Salsomaggiore, insegnante in molte scuole a Roma e collabora con il Gambero Rosso e Coquis. Per la Fornarina ha ideato le pizze gourmet che si aggiungono alle pizze classiche. Ispirate ai prodotti locali e di grande eccellenza, le pizze presentano le specialità regionali, come ad esempio la Pugliese, con focaccia, capocollo di Martina Franca e burrata pugliese oppure la Toscana con fior di latte, carciofi, salame finocchiona e parmigiano. 

La cucina invece è nelle mani del giovane chef Simone Mancini, che ha maturato una lunga esperienza in precedenti ristoranti, sempre nella città di Tivoli. Il suo menù è composto da sette primi piatti e sette secondi che cambiano in base alle stagioni. Entrando in questo ristorante, proprio la cucina mi ha sorpreso. Immaginavo di trovare piatti molto classici, con poca sperimentazione e studio. Invece ho assaggiato pietanze davvero inaspettate, unite da un grande equilibrio, studio e passione.

 

La mia cena.

Vi presento il mio viaggio in questo Ristorante partendo da tre tipologie di antipasto.

Capesante affumicate con guanciale, petali di tapinambur e maionese al mango. Lo chef mi spiega come ha voluto racchiudere nello stesso piatto il sapore del mare, la guancia del maiale, il tubero del topinambur e il frutto del mango.

Mare, terra e tutto ciò che lo circonda.

 

Tartare di spada con mela verde marinata alla menta, gel di aceto di Ribes e polvere di amarena accompagnata da un estratto di mela verde, che viene versato davanti al commensale. Un piatto fresco nel gusto e l’abbinamento della dolcezza della mela con la sapidità del pesce spada è perfetto.

 

Terzo ed ultimo antipasto, il Baccalà in ceci. Un piatto della cucina romana rivisitato, un filetto di baccalà pastellato su vellutata di ceci, tartufo e mini carciofo alla Giudia

 

Lo chef Simone Mancini presenta uno dei suoi primi piatti. Risotto carnaroli con zafferano, burrata e ricci di mare. Un piatto che esalta i sapori del Sud con i ricci di mare e la stracciatella su un risotto mantecato con cristalli di zafferano sciolti nel vino bianco.

 

Sandwich di orata, crema di topinambur e spugna all’amarena. L’orata poggiata su una crema di zucchine e topinambur accompagnata da una spugnetta all’amarena.

 

Prima del dolce non potevo esimermi dall’assaggiare la pizza della Fornarina e ho scelto la Profumata, con fior di latte, zucchine a julienne, parmigiano, erba cipollina, a crudo provola affumicata e menta. Ottima consistenza, non farinosa, morbida dentro croccante fuori, è molto gustosa.

Ora passiamo al pezzo forte, la ciliegina sulla torta, il piatto sorpresa, la goduria vera.

Magnum dello chef con gelato e granella di nocciola, glassa di cioccolato bianco e fondente. Semifreddo alla nocciola, stecco magnum ripieno di nocciola e glassato di cioccolato bianco.

 

La crema di gelato alla nocciola al suo interno è perfetta, ha un sapore intenso. Il dolce proposto è buonissimo.

Ora vi starete chiedendo i costi per questa cena, il costo massimo per gli antipasti è di 12,00 Euro, per i primi piatti è di 13,00 Euro, mentre per un secondo a base di pesce la media è di 16,00 Euro. Come potete vedere ottima qualità delle materie prime, ottima presentazione, grande studio e un prezzo che fa gola.

Una sorpresa inaspettata

“Tanto ardo, che né mari né fiumi potrebbero spegnere quel fuoco; ma ciò non mi spiace, perché il mio ardore mi dà una soave voluttà, che sempre più, ardendo, mi consuma.”

Raffaello alla sua amata Fornarina

 

INFORMAZIONI UTILI

Ristorante – Pizzeria La Fornarina Piazza Palatina 8 – 00019 Tivoli

Tel. 0774.312786 – 393 9165847 Michele – 349 7353667 Mariavincenza

ORARI DI APERTURA
Pranzo dalle ore 12.30 alle ore 15.30
Cena dalle ore 19.30 alle ore 11.30

 

 

 

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